
Gnocco Fritto tra curiosità e storia
Alimento tipico della tradizione emiliana lo Gnocco Fritto è ottimo come antipasto, spuntino e piatto unico.
Storia e origini
Lo gnocco fritto è stato usato, almeno fino agli anni ’60, come pranzo dei contadini che lavoravano tutto il giorno nei campi, quindi aveva lo scopo di essere usato come un pane sostanzioso.
Prodotto tradizionale tipico delle province di Modena e Reggio Emilia.
Diffuso in tutta la bassa pianura emiliana e conosciuto anche con altri nomi, tra cui crescentina nella zona di Bologna, torta fritta a Parma, chisolino nella zone di Piacenza ed infine pinzino nella zona di Ferrara e Mantova.
Famoso come cibo da asporto tipico di fiere o manifestazioni locali, lo gnocco fritto è consumato a pasto con affettati tipici emiliani e formaggi locali accompagnato da del Lambrusco.
Secondo alcune fonti, la presenza dello strutto fra i principali ingredienti potrebbe far supporre un’origine longobarda della ricetta.
Curiosità
La regione Emilia-Romagna hanno incluso lo gnocco fritto, nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Il 7 luglio 2008 è stata istituita a Modena la Confraternita dello Gnocco d’Oro, per tutelare e promuovere la cultura gastronomica modenese, un’associazione di gourmet, senza scopo di lucro che ha editato un volume sullo gnocco fritto modenese, con riferimenti storici, letterari, gastronomici, ricette, e una guida ai 100 locali dove poterlo gustare al momento.
